Carta Eco-Etica

La  pandemia ha reso evidente come il destino di ciascuno sia intimamente intrecciato a quello del Pianeta. Per questo attori economici e sociali si rendono protagonisti, grazie alle proprie scelte, di un cambiamento sempre più necessario. E’ il  caso di Da.Mi., dinamica green company marchigiana che  tra le prime, nella penisola, ha varato un vero e proprio codice di comportamento orientato al rispetto dell’ambiente, delle persone e della collettività.

Si tratta della Carta Eco-Etica, applicazione operativa dell’art. 12 del Codice Etico che stimola l’impresa ad una rigorosa visione della tutela ambientale. Con l’elaborazione di questo originale documento Dami si è fatta promotrice della  nuova strategia “For Better Living”  vincolando il business alla più nobile causa di miglioramento della qualità delle vita delle persone. Tre sono i pilastri su cui poggia la Carta Eco-Etica che fissano obiettivi dettagliati da buone pratiche irrinunciabili. Il primo, Be Innovative,  mira a mettere al centro la qualità e l’idea del miglioramento continuo in termini di prodotto, processo e persone.

Si tratta di  una misura evidente sin dalla stesura  del Bilancio di Sostenibilità, strumento di trasparenza volto a comunicare, in maniera del tutto volontaria, le informazioni sull’impatto sociale ed ambientale di Dami nei confronti degli stakeholder. il secondo, Promote Low Waste consiste nel promuovere il risparmio energetico  in tutte le sue forme, adottare riciclo e riuso della carta,  aderire  ad un rigido  plastic free code, con la fornitura di borracce di alluminio riciclato ai dipendenti, utilizzare  energia unicamente  da fonti rinnovabili  condurre una digital policy anti-spreco tramite la  quasi integrale digitalizzazione documentale, investire in processi che realizzino prodotti  derivanti da compound based o da materiale riciclato e un sistema di monitoraggio in tempo reale dei consumi energetici con la segnalazione di alert  al sistema informativo aziendale, qualora si verifichino anomalie.

Ma ambiente è anche il luogo delle relazioni sociali, il paesaggio d’umanità  in cui ogni singolo individuo sia effettivamente protagonista della sua vita  e responsabile  di quella altrui. Per questa ragione la terza parte della Carta è rivolta a promuovere il bene comune più prezioso in una società: il rispetto (Promote Respect). Quello dovuto a dipendenti, clienti, fornitori, ossia all’insieme dei portatori d’interesse dell’impresa e realizzato tramite una serie di atti concreti.

A partire dall’introduzione di programmi di welfare aziendale, norme di convivenza sulla parità di genere, stimolanti esperienze di formazione finalizzate alla crescita aziendale e personale, per poi arrivare alla realizzazione di innovazioni tecnologiche,  come quella dei magazzini verticali, utili a recuperare gli stampi in estrema sicurezza e senza sforzi fisici da parte degli operatori. Se il miglioramento continuo è l’obiettivo a cui l’azienda tende ogni giorno, lo è anche per l’adempimento di un dovere più grande: aiutare il Pianeta.